giovedì 25 ottobre 2012

Samhain è alle porte.. e arriva il ponte di Ognissanti

..odio quella festa.
Non tanto per il significato Cristiano che ha, ma per tutto quello che ci ruota attorno..
Ahimé, per anni con la mia famiglia quel giorno lo si usa per andare al cimitero..
ma non è nemmeno quello il mio problema.
Il problema è vedere la gente che si accalca al cimitero, che fa le corse per i fiori più belli (tanto poi te li rubano o peggio, se non vai a bagnarli non te li bagna nessuno e durano niente =.=') e che gira per questo luogo borbottando, sghignazzando, a volte facendo persino caciara perché si ritrovano tutti lì, davanti alla tomba del parente o del conoscente.
No, non mi piace.
Non mi piace che vi sia ressa, che non ci sia la possibilità di starsene in pace con il ricordo e con l'affetto verso la persona che non è più su questa terra..
Non mi piace che si speculi dietro ai fiori e che si faccia la lotta a cercare il vaso più bello o il lumino più carino..
Non mi piace che ci si ritrovi tutti ammassati sulla tomba, che si ride per le fotografie delle lapidi, che si perda tempo solo quel giorno a pensare al defunto..
Loro sono con Noi ogni giorno, e noi dedichiamo loro solo una misera giornata.
Non lo so.. ma a me sembra un qualcosa di frettoloso.. i cimiteri sono angusti, hanno quest'architettura così inquietante, così eccessivamente pesante, così grave.. come se varcandone la soglia bisogna per forza di cose essere tremendamente tristi, affranti, colmi di dolore..
Non c'è bisogno che il luogo sottolinei il dispiacere nel perdere una persona cara.. possibile che non lo capiamo? Perché non mettono aiuole fiorite, non curano maggiormente un posto che dovrebbe portare serenità.. la pace.. in un luogo così dev'esserci la pace.. perché, così dicono i Cristiani, si attende la resurezzione. Perché dover piangere quando si è prossimi alla resurrezione?
Chissà..
Tante belle parole per indorare una pillola amara da buttare giù..
Come sempre mi auguro che i giorni passino veloci e l'amarezza del periodo si senta il meno possibile.

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