venerdì 18 maggio 2012

Gli Antenati

Tell The Owl - Argomento ②:
Antenati



Come ho detto in altra situazione non sono ancora una Strega Praticante. Leggo, studio, medito e ricerco quando ho la necessità, quando riesco a ritagliarmi del tempo, quando decido di dedicarmi alla spiritualità perché sento il bisogno. Forse questo è un concetto un po’ egoistico, ma al momento mi sento bene con questo e preferisco adattarmi, per ora.

Pertanto non ho ancora una tradizione specifica, e per questo non ho ancora scelto di seguire o meno il culto degli Antenati o qualsiasi cosa ad esso collegato. Di conseguenza non parlerò della mia tradizione od altro.. ci tengo però a spiegare quello che, invece, mi succede riguardo i miei Avi..

Fin da quando ero bambina e arrivava il fatidico 1 novembre c’è sempre stata la tradizione, nella mia famiglia, di andare al pomeriggio al Cimitero dove i fratelli di mio padre sono stati sistemati per il loro sonno. E’ sempre stato un momento particolare.. perché sebbene si è soliti spaventare i bambini con racconti strani riguardo un luogo come il campo santo io di giorno – non sono mai andata di notte – non ci ho mai visto niente di strano. Mi son sempre comportata, davanti all’immagine della foto nella lapide, come se la persona fosse ancora viva. Ho sempre sentito un forte legame, ed anziché mettermi lì a ripetere per minuti le preghiere.. nella mia mente ho sempre intessuto un discorso dei più banali, dei più lieti, come se stessi andando a trovare qualcuno di vivo nella sua stessa casa.

Non porto con me foto di nessuno dei miei parenti defunti. Certo in casa ci sono le fotografie dei nonni o quanto meno di alcuni dei parenti più stretti.. ma vivendo con l’idea di serbare i ricordi nel cuore.. non riesco molto, per ora, a concepire il discorso che con la foto è come averli sempre vicino. Detto tra noi.. a me la foto non basta, se il rapporto che c’era era di un certo spessore. Per cui non la tengo, ecco.

Diversamente.. non conosco molto le loro storie se non dai racconti.. parlo soprattutto per le persone che non ho potuto conoscere personalmente. Ma sono storie ed aneddoti che vengono detti a seconda delle situazioni e non tanto come voler tramandare il ricordo quanto a voler ricordare l’evento in sé e quindi il comportamento del mio Avo in quella situazione.
A livello spirituale non ho potuto ancora fare chissà cosa e quindi non ho nemmeno mai provato a focalizzare su di uno di loro i miei pensieri o le mie meditazioni. Credo, piuttosto, che qualcuno mi sia apparso in sogno ma ultimamente fatico ad identificare i volti e quindi a comprendere bene. Anche perché di certi ho memoria annessa alle fotografie in bianco e nero che ho visto sulla lapide in quanto sono persone che ho visto da piccolina o che non ho mai visto. Gli Avi deceduti di recente sono presenti dentro di me e quello lo so. Mi capita, soprattutto, quando sono nel loro paese o parlo con un loro famigliare. Sento la presenza di chi è assente. E questo mi dà non conforto.. ma piacere.

Per il resto.. prima o poi leggerò qualcosa inerente l’argomento per poter così approfondire un discorso che, lo riconosco, appare abbastanza scarso di contenuti e di esperienze utili alla condivisione.



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