venerdì 11 gennaio 2013

Passiflora


Descrizione

Pianta erbacea perenne con arbusti dal portamento rampicante e lianoso ( 5-6 m.) Il fusto abbondantemente ramificato, è sottile, verde nei giovani esemplari, ricoperto da corteccia nei soggetti vetusti. Le foglie sono alterne, lanceolate, nelle ascelle ci sono gli organi di ancoraggio, a forma di viticci. I fiori sono normalmente ermafroditi, ascellari e solitari, hanno tre brattee di varia forma, a volte colorate e dotate di ghiandole nettarifere, il calice più o meno allungato, con 5 sepali, 5 petali a volte assenti; è normalmente presente una corona di filamenti. I frutti sono generalmente bacche ovoidali o allungate, ricoperte da un leggero tegumento che, a maturazione, si colora di giallo, all'interno del frutto si trova una polpa gelatinosa (arillo) che contiene piccoli semi di forma appiattita, cuoriformi, di colore scuro, coriacei e rugosi.

Proprietà

Le foglie e le parti aeree della passiflora contengono alcaloidi, flavonoidi, fitosteroli, acidi fenoli, cumarine, eterosidi, cianogenici, tracce di olio essenziale. I flavonoidi in essa contenuti svolgono un’azione sul sistema nervoso centrale, soprattutto a livello della zona del midollo spinale, adibito al controllo dei movimenti e dei centri del sonno. Recentemente è stato dimostrato che questi principi attivi sono in grado di legarsi ai recettori delle benzodiazepine situati nel cervello, spiegando così l’azione calmante di questa pianta, che e la rende uno dei fitoterapici più utilizzati nei disturbi della sfera nervosa.
Le proprietà della pianta sono, essenzialmente sedative, e ansiolitiche, e fanno della pianta un rimedio estremamente efficace nel combattere l’insonnia, perché stimolano un sonno fisiologico senza risvegli notturni, senza produrre senso di intorpidimento mattutino, ed effetti narcotici o assuefazione; in caso di stress, ansia e senso di angoscia; nelle forme di nevrosi isterica, fobica, ossessiva e post traumatica; nei disturbi della menopausa, come nervosismo, irritabilità, depressione, tachicardia, dispnea, vampate di calore, ed è preventiva per gli attacchi di cuore.
Gli alcaloidi armanici inoltre hanno un’azione antispasmodica, in quanto rilassano il tessuto muscolare liscio dell’utero, dell’apparato gastrointestinale e bronchiale,. L’assunzione della passiflora e quindi indicata in caso di dolori mestruali, in caso di crampi causati dalla sindrome dell’intestino irritabile di origine nervosa, tosse, e in tutte le forme dolorifiche caratterizzate da spasmi.

Habitat

La passiflora è una pianta ornamentale rampicante originaria delle zone tropicali e subtropicali del centro e del sud America; alcune specie provengono del nord America ed altre dall’Asia e dall’Australia; oggi coltivata anche nelle nostre regioni e in molti paesi a clima temperato-caldo.

Ricetta

Le armaline, presenti nella passiflora inducono la stimolazione uterina, rendendo la pianta non adatta alle gestanti, l'uso concomitante della passiflora e di sedativi o calmanti di sintesi può potenziarne gli effetti collaterali e indesiderati dei farmaci.
INFUSO: 1 cucchiaio raso di foglie e parti aeree di passiflora, 1 tazza d’acqua
Versare la pianta nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo al momento del bisogno in caso di ansia, nervosismo, palpitazioni o prima di andare a dormire per usufruire della sua dolce azione sedativa.


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