martedì 13 agosto 2013

Curcuma


Descrizione
Il genere curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae e comprendente 80 specie conosciute tra le quali, quella più utilizzata in alimentazione e in fitoterapia, è la Curcuma longa. Infatti mentre il sapore è molto volatile mentre, al contrario, il colore si mantiene inalterato nel tempo. Per questo motivo è una sostanza che viene largamente impiegata nel ramo alimentare come colorante, (inci: E 100) di molti alimenti come il formaggio, yogurt, mostarda, brodi vari in scatola e altri ancora vengono spesso colorati con derivati della curcuma.

Pianta erbacea perenne, che raggiunge un'altezza massima di circa 1m., nasce spontanea in Asia meridionale, dall'India alla Malesia, in regioni a clima tropicale, con temperature normalmente comprese tra 20 °C e 35 °C e con elevata piovosità. Allo stato coltivato, è presente in moltissime aree tropicali o subtropicali, in particolare in Asia e in Africa.

Le foglie sono grandi, lunghe da 20 a 45 cm, con picciolo allungato. I fiori sono raccolti in una vistosa pseudo-infiorescenza ricca di grandi brattee verdi in basso e bianche o violacee in alto. Le brattee verdi formano una serie di tasche, che ospitano grandi fiori gialli (con possibili sfumature arancioni). La radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione, fortemente aromatico, che costituisce la parte utilizzata (droga) della pianta.

Proprietà e Benefici
Per le sue proprietà benefiche e curative la curcuma è tradizionalmente impiegata sia nella medicina ayurvedica, che nella medicina tradizionale cinese, in particolare per la sua capacità di contrastare i processi infiammatori all'interno dell'organismo.

La pianta è conosciuta da sempre per l'azione depurativa, coleretica (stimolante la produzione di bile da parte del fegato) e colagoga (che favorisce lo svuotamento della colecisti, aumentando l' afflusso di bile nel duodeno), è un epatoprotettore, stimolante delle vie biliari, antiossidante, fluidificante del sangue.

Il principio attivo più importante è la curcumina, che recenti studi hanno dimostrato avere proprietà antitumorali, perché capace di bloccare l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di diversi tipi di cancro. Questo principio attivo conferisce alla curcuma anche un'azione antinfiammatoria e analgesica, e per questo motivo è impiegata efficacemente nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi.

Riconosciuta anche come potente antiossidante, la pianta è in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento e di danneggiare le membrane delle cellule che compongono il nostro organismo.

A livello topico la curcuma svolge un'azione cicatrizzante. In India infatti viene applicato il rizoma sulla cute per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.

Uso in cucina
Per secoli è stata, ed è tutt'ora, impiegata nella cucina medio-orientale e del sud-est asiatico. Per ottenere la famosa spezia, le radici vengono fatte bollire per parecchie ore e poi essiccate in grandi forni, successivamente vengono schiacciate fino ad ottenere una polvere giallo ocra che viene comunemente utilizzata nella cucina del Sud Asia e come ingrediente principale del curry.

In India, la polvere di curcuma è anche uno degli ingredienti del masala, a cui dà il colore giallo intenso e caratteristico. Oltre che in molte altre ricette indiane, la curcuma è utilizzata in numerosissime ricette asiatiche, come il piatto nepalese chiamato momos (gnocchi a base di carne) o il piatto tailandese chiamato kaeng tai pla (curry con gamberi e pesce).

Un paio di cucchiaini da caffè al giorno sono la dose ideale; si può aggiungere a fine cottura di molti alimenti, ma si può anche aggiungere a vari tipi di yogurt o farne una salsa. E' importante ricordare che la curcuma va assunta insieme al pepe nero o al tè verde per facilitarne l'assorbimento. Anche l'abbinamento a qualche grasso, tipo olio d'oliva, burro, o quant'altro, facilita l'assimilazione dei suoi principi attivi.

Curiosità
Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che significa "zafferano"; infatti la curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie. La pianta è considerata beneaugurante e simbolo di prosperità e ancora oggi in certe zone, le giovani spose il giorno del matrimonio si tingono i capelli con la vivace polvere gialla.

Infatti, l’intensa tonalità cromatica giallo vivace dei rizomi ha ispirato anche un uso singolare: per molto tempo la curcuma è stata impiegata come colorante in tintoria, anche in occidente, per colorare stoffe, carta e altro ancora. Le donne indiane, fino a poco tempo fa, usavano la polvere di curcuma come pigmento per i prodotti di maquillage, sfruttando in questo modo, anche le sue naturali proprietà eudermiche.


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