martedì 5 marzo 2013

Il Conclave

Tutto il mondo attende con impazienza..
sia il mondo Cristiano che non..
perché anche per le altre Religioni è importante un simile evento.
E siccome anche in questo caso siamo bombardati dai mass media che ogni singolo giorno ci informano sulla situazione.. ho cercato qualcosa per poter saperne di più e quindi placare la sete di conoscenza..
Ecco parte di quanto trovato online..



Conclave è un termine che deriva dal latino cum clave, cioè "(chiuso) con la chiave". Usualmente indica sia la sala in cui si riuniscono i cardinali per eleggere il nuovo papa, sia la riunione vera e propria. Viene spesso riferito allegoricamente anche a riunioni generiche (conclave di medici, conclave di giuristi, ...).
L'evento storico che diede il nome di Conclave all'elezione dei Pontefici, risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da metterli in condizioni di decidere al più presto chi eleggere a nuovo pontefice, che fu papa Gregorio X.
Tuttavia il primo Pontefice eletto cum clave fu papa Gelasio II, eletto il 24 gennaio 1118 all'unanimità dei cardinali riuniti nel Monastero di San Sebastano sul Palatino, luogo segreto e chiuso al pubblico scelto appositamente per evitare interferenze esterne sulla scelta del successore di Pietro (si era in piena lotta per le investiture).


Nei primi anni del cristianesimo l'elezione del nuovo pontefice avveniva nell'assemblea dei cristiani di Roma, a volte su indicazione stessa del predecessore (secondo la tradizione cattolica, è il caso ad esempio di papa Lino, successore di Pietro apostolo). Ci fu anche il caso di papa Fabiano che, secondo una tradizione tramandata, nel 236 venne eletto poiché durante l'assemblea una colomba si sarebbe posata sul suo capo, fatto che venne interpretato come segno della volontà divina.[1] In seguito al diffondersi della nuova religione dal 336, su decisione di papa Marco, l'elezione fu riservata ai soli sacerdoti romani. Nel 1059 papa Niccolò II decise di affidare l'elezione ai soli cardinali vescovi e, nel 1179, papa Alessandro III stabilì che dovesse decidere l'intero collegio cardinalizio.Era comunque sempre possibile l'elezione anche di semplici maschi battezzati.



Durante i secoli spesso ci fu anche l'ingerenza di re e imperatori che imponevano alcuni candidati o imponevano il veto su altri. Ottone I nel 964 si fece attribuire da papa Leone VIII il diritto di approvare o meno la scelta del papa, che avrebbe dovuto poi giurare fedeltà all'imperatore. Ancora nel 1903, quando si trattò di eleggere il successore di papa Leone XIII, l'imperatore d'Austria pronunciò il suo veto contro il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro. Il collegio cardinalizio respinse il veto ma elesse comunque un diverso candidato, il patriarca di Venezia Giuseppe Sarto, che divenne Pio X. Il neo eletto, nel 1904, finalmente stabilì che i futuri elettori non avrebbero dovuto accettare mai più alcun "veto".
Nel 1198 i cardinali si riunirono per la prima volta in volontaria clausura ma la decisione dell'isolamento della riunione cardinalizia fu stabilita solo nel 1274 dal Concilio di Lione II, con la Costituzione apostolica Ubi Periculum, per impedire i ritardi, i tentativi di influenza esterna e le corruzioni che in diversi casi si erano verificati. Un caso eclatante si verificò appunto dopo la morte di Papa Clemente IV nel 1268, quando la città di Viterbo fu sede dell'elezione papale del 1268-1271. Dal momento che i 19 cardinali riuniti non riuscivano ad eleggere un papa, dopo 19 mesi di sede vacante, la città rinchiuse letteralmente i cardinali nel palazzo vescovile, li mise a pane ed acqua e scoperchiò il tetto. Nonostante queste costrizioni, peraltro successivamente ridotte, i porporati impiegarono ben 1006 giorni per eleggere papa Gregorio X.
Con la Costituzione apostolica Ubi Periculum, i cardinali dovevano riunirsi in un'area chiusa e non avevano diritto a stanze singole. Nessun cardinale doveva farsi assistere da più di un servitore, a meno che non fosse infermo. Il cibo doveva essere somministrato attraverso una finestra e dopo tre giorni i cardinali avrebbero ricevuto solamente un pasto al giorno; dopo cinque soltanto pane, vino ed acqua. Durante il conclave inoltre nessun cardinale poteva ricevere alcuna rendita ecclesiastica.
Le regole rigide di Gregorio X furono in seguito sospese nel 1276 da papa Adriano V, ma papa Celestino V le ripristinò nell 1294, dal momento che per la sua elezione erano stati necessari ben due anni, e papa Bonifacio VIII le inserì nel Codice di diritto canonico nel 1298. Nel 1562, Papa Pio IV emise una bolla papale che introduceva nuovi regolamenti sulla segretezza del voto ed altre norme procedurali. Quasi sempre tuttavia i conclavi si sono tenuti a Roma e, a partire dalla sua creazione alla fine del XV secolo, si sono svolti nella Cappella Sistina in Vaticano.
Papa Gregorio X aveva 65 anni quando arrivò ad Arezzo, alcuni giorni prima del Natale 1275. Ritornava a Roma da Lione, dove aveva convocato e presieduto un Concilio Ecumenico. Da alcuni mesi soffriva di improvvise febbri debilitanti. Arrivò col suo seguito papale e fu ricevuto e ospitato nel nuovo palazzo vescovile di Arezzo, costruito dal Vescovo Guglielmo degli Ubertini. Venerdì 10 gennaio 1276 Gregorio X morì nell'episcopo di Arezzo. Quindi in Arezzo fu celebrato il primo Conclave della storia di Santa Romana Chiesa nel gennaio 1276.
Dal 1621, i cardinali potevano eleggere il papa per "ispirazione" o "acclamazione" (accordo unanime per ispirazione dello Spirito Santo), per "compromesso" (affidando il compito a un ristretto manipolo scelto tra loro), o con "votazioni a schede" (la maggioranza prevista era di due terzi). La bruciatura delle schede che vengono usate, effettuata per conservare il segreto sugli schieramenti formatisi, dà, attraverso dei segnali di fumo, la caratteristica fumata nera in caso di elezione mancata, mentre quando viene raggiunta la decisione sul nome del nuovo pontefice dà la famosa fumata bianca grazie all'aggiunta di sostanze chimiche.

Il giorno fissato per l'inizio del conclave, tutti i cardinali si riuniscono nella basilica di San Pietro dove celebrano la Missa Pro eligendo Romano Pontifice. Il pomeriggio i cardinali elettori in abito corale si recano in processione cantando il Veni Creator dalla cappella paolina verso la cappella Sistina, dove, nei giorni dell'interregno, sono stati allestiti i banchi per la votazione nel coro, è stata eseguita la bonifica da qualsiasi mezzo audiovisivo o di trasmissione all'esterno, ed è stata montata la stufa, nella quale verranno bruciati appunti e voti degli elettori e verrà dato, attraverso i segnali di fumo, una fumata nera per ogni avvenuta votazione, fino a quando non verrà raggiunto il quorum previsto, che è indicato all'esterno con una fumata bianca.


Fonte: wikipedia

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