Gli Strumenti della Strega
Io ancora non sono in possesso di tutti gli strumenti..
Sto cercando di attrezzarmi, certo.. difatti i 'miei' strumenti personali saranno illustrati in altra etichetta apposita.. Questo può fungere da pro-memoria, se così possiamo dire...
Tradizionalmente
è un coltello a doppia lama speculare (rigorosamente non affilata), dal
manico nero. Serve a dirigere le energie, è come un prolungamento della
mano che aiuta a colpire con più precisione l’intento. Avendo una forma
fallica è associato al principio maschile della Divinità e rappresenta
così, in alcuni, casi il Dio. L’athame (athàme) è utilizzato,
tradizionalmente, solo per ritualizzare, qualunque altra attività deve
essere svolta da altre lame, non si dovrebbe quindi tagliare la torta
per le celebrazioni o raccogliere erbe con questo strumento, per questo
motivo non è affilato, ne deve essere usato per ferire qualcuno compresi
se stessi. Alcune formule di consacrazione e purificazione, usano delle
gocce di sangue del praticante, sconsigliamo vivamente questa pratica e
se proprio non se ne vuole fare a meno non usare l’athame per pungersi.
È
aperta da anni, quindi mai si chiuderà, la diatriba sull’elemento ad
esso associato, c’è chi afferma essere il fuoco chi, invece l’aria.
Solitamente questa discussione viene fatta in contrapposizione al
bastone, anch’esso diviso tra fuoco e aria.
Non è molto facile
trovare coltelli che siano vicini alla visione tradizionale, fatevi
quindi trascinare dall’istinto che è sicuramente più funzionale di un
libro.
Similarmente
all’Athame la spada rituale è uno strumento atto ad indirizzare
l’energia, per forma e peculiarità è usato spesso nelle congreghe al
posto dell’athame per erigere il cerchio e tutto ciò che riguarda la
pratica di gruppo. Non sostituisce l’athame che per utilità e
maneggevolezza è sicuramente più comodo, ma alcune pratiche assumono
maggior imponenza con la spada, soprattutto parlando di ritualità e
solennità.
La
bacchetta è sicuramente lo strumento che, nell’immaginario collettivo,
non può mancare nell’armamentario di una Strega. Anche questo come
l’Athame e la Spada rituale è uno strumento che serve per indirizzare
l’energia, a differenza di quanto si possa pensare viene usata molto
meno dell’Athame, anche se sicuramente è più facile da procurarsi è
anche meno solenne e aiuta meno nel ritualizzare. Anche la bacchetta,
avendo forma fallica, è associata al principio maschile, ma non viene
usata, almeno tradizionalmente, per rappresentare la Divinità o il
principio stesso.
La bacchetta è fatta, per tradizione, di legno di
nocciolo, ma altri legni vanno più che bene. Dovrebbe essere lunga dal
gomito all’indice del praticante e essere presa da un albero ancora
vivo, ringraziandolo con un offerta, che può essere una monetina, un
succo, un dolce sbriciolato etc.
Nelle tradizioni magiche
maggiormente rigide, la bacchetta andrebbe prelevata alla mezzanotte di
un giorno stabilito seguendo lunazioni e altre informazioni complesse.
La bacchetta, solitamente, viene poi abbellita dal praticante con nastri, campanelle, incisioni e chi più ne ha più ne metta.
La bacchetta viene solitamente associata all’elemento dell’Aria, anche se alcuni l’associano alla Terra.
Il
Bastone è uno strumento importantissimo, soprattutto quando si celebra
in gruppo, oltre ad essere un degno sostituto di spada, bacchetta etc.
per direzionare l’energia, rappresenta lo scettro del Sacerdote ed è
evidentemente un simbolo collegato al Dio e al principio maschile. In
molte tradizioni il Bastone è parte integrante di molte festività,
vedasi tradizioni Gardneriana e Alexandriana. Anche in questo caso, come
per la bacchetta sta al praticante decidere di abbellirlo o meno.
Tradizionalmente finisce con una diramazione che sta a simboleggiare il
Dio bicorne. Il Bastone è associato all’elemento Fuoco o all’Aria in
contrapposizione, come dicevamo, all’Athame.
La
Coppa è per eccellenza il simbolo della Dea, è il “ventre della Dea” in
cui viene depositata l’acqua che da la vita. Viene utilizzato come
contenitore dei liquidi necessari per la purificazione (acqua salata) e
per Banchettare durante il rituale. E’ associato all’elemento dell’Acqua
e viene utilizzata spesso per incantesimi in cui è necessario “dare
vita” a un qualcosa. L’unione della Coppa con l’Athame simboleggia
l’Unione tra Dio e Dea all’interno del rituale.
Affinemente
alla Coppa il Calderone è un simbolo della Dea, più vicino però
all’elemento delle Terra. Il classico Calderone delle Streghe è un
paiolo in rame o altro materiale, con manici e tre piedi, a differenza
però dall’uso favoleggiante del calderone esso non viene usato per
pozioni o come padella per scaldare strani intrugli, ha un ruolo ben
preciso all’interno della ritualistica, viene anche usato, quando si
celebra in casa per bruciare offerte o richieste. Assume importanza
quando si celebra in congrega, o semplicemente in gruppo, in quanto
viene usato molto nella ritualistica tradizionale.
Il
pentacolo è un disco di materiale vario, creta, das, legno, metallo con
sopra disegnato, inciso o in rilievo un pentagramma (stella a 5 punte)
racchiuso in un cerchio. Il pentagramma è il simbolo comunemente
conosciuto della stregoneria, viene anche spesso portato al collo o su
anelli etc. come gioiello cerimoniale, o semplicemente per bellezza o
farsi riconoscere da altri Wiccan, anche se non viene usata solo da
Wiccan. Il Pentacolo è un strumento legato all’elemento terra, viene
utilizzato per appoggiarci sopra le cose e per caricarle o per farne
incantesimi. Il Pentacolo è forse lo strumento più facile da realizzare
da soli, basta un materiale malleabile che si indurisce facilmente.
Il
più tradizionale tra gli strumenti di una strega, assieme al calderone,
è sicuramente la scopa. Narrano le leggende, e gli atti di alcuni
processi contro le streghe, che a cavallo di una scopa le streghe
raggiungevano il luogo dove si svolgevano gli incontri col diavolo, i
Sabba. La scopa non serve come jet privato ma per pulire e purificare,
nel senso energetico del termine, viene utilizzata prima di creare il
cerchio per pulire e spazzare le energie che nello spazio stagnano,
oppure dopo lo scioglimento del cerchio per evitare che le energie
prodotte rimangano dove non voluto. Non è nemmeno necessario che le
setole della scopa tocchino terra, è basilare visualizzare le energie
scorrere e fluire via.
Tradizionalmente la scopa è fatta con un
bastone di frassino, che come dice Cunningham, è protettivo, le setole
con rametti di betulla, che è purificatoria, legandoli assieme con un
ramo di salice, da sempre considerato un albero dedicato alla Dea, ma ci
sono altri metodi per farla o compratela già fatta e abbellitela come
per la bacchetta o il bastone.
La
frusta è usata in poche tradizioni, fondamentalmente serve per entrare
in uno stato alterato di coscienza, il contino colpire (in modo non
doloroso) parti del corpo induce ad un ritmo similare a quello del suono
di un tamburo. Questo strumento è stato pressoché abbandonato, ma
alcuni gruppi Gardneriani ancora lo usano.
Un
altro strumento non presente in tutte le tradizioni è la campanella,
nei rituali Gardneriani e Alexandriani la campanella apre e chiude il
rituale, è uno strumento molto particolare usato, nella maggior parte
dei casi, per definire il tempo sacro da quello comune. Spesso il suo
uso è sottovalutato e dimenticato, in alcune pratiche magiche la
campanella è usata come richiamo per gli spiriti, a suo modo definire un
tempo sacro mette in comunicazione i vari mondi. Quindi consigliamo di
non sottovalutarne il significato e l’uso.
Strumenti
particolari sono le Statue che rappresentano gli Dei, solitamente hanno
figure antropomorfe o zoomorfe. Non devono per forza raffigurare
divinità classiche o nordiche, possono anche essere figure che ricordano
un attributo del Divino, quali la fertilità etc.. Le divinità,
solitamente due, possono anche essere raffigurati con due candele,
almeno finche non avrete trovato le figure che più vi piacciono o che
raffigurano il principio su cui volete ritualizzare o di cui avete
bisogno per un rituale o un incantesimo.
Sono
molte le candele che servono durante un rituale, dalle candele che
raffigurano le divinità alle candele che servono per l’illuminazione
passando per la candela che rappresenta l’elemento fuoco. Molti li
considerano strumenti poco importanti, o di secondo piano, altri invece,
e chi scrive si schiera da questa parte, ritiene importantissime le
candele tanto da preferire a quelle confezionate industrialmente, e
sicuramente perfette, quelle fatte in casa con c’era d’api acquistata da
un apicoltore. È vero che impiaga tempo e fatiche, ma il risultato è
sicuramente molto più soddisfacente.
L’incenso
in un rituale, solitamente, rappresenta l’elemento aria. Parlare di
incenso è scorretto in quanto è molto più probabile che si tratti di una
miscela di erbe e resine di vario tipo, tra cui l’incenso. Come le
candele sconsigliamo, se non per praticità, conetti e bastoncini
industriali che solitamente non sono incenso, né erbe, né alcun tipo
resina, ma profumi mischiati per ottenere odori simili a quelli
dell’incenso. Consigliamo quindi di comprare mortaio e pestello, un po’
di resine e erbe e divertirvi a mischiarli come preferite e ottenere una
miscela ottima, avrete in tal modo una miscela completamente naturale,
sicuramente di buona qualità e selezionando le erbe giuste anche più in
tema con il vostro scopo.
L’Acqua
che viene usata per purificare lo spazio sacro, e per altre attività
legate alla purificazione e alla morte e rinascita, dovrebbe essere
acqua di fonte. Non è comodissimo né facile trovarla, consigliamo così
all’acqua del rubinetto l’acqua in bottiglia, dato che non sempre si può
sapere quanto è pulita quella dell’acquedotto (a volte migliore di
quella in bottiglia), mentre si conosce la qualità delle varie acque che
si trovano in commercio, se avete invece la possibilità di prendere
dell’acqua di sorgente non fatevela scappare.
Il
Sale rappresenta, solitamente, l’elemento Terra, non viene di solito
considerato uno strumento, noi troviamo invece che sia indispensabile
scegliere il Sale migliore, l’esperienza ci ha portato a ritenere il
Sale grosso il miglior mezzo per la pratica. A volte al posto del Sale
viene usata della terra o sabbia, ma è il Sale a fare da padroni.
Il
Bolline è un coltello con il manico, solitamente, bianco. La lama
varia, è un coltello che viene usato per tutte quelle attività per cui
l’athame non è utilizzabile, non per questo ha meno valore, spesso viene
sottovalutata l’importanza del bolline, utile, invece, in molti
incantesimi e rituali. Raccogliere le erbe, incidere candele, tagliare
etc. tutte cose che per tradizione sono precluse all’athame.
A
partire dalla tradizione Gardneriana i praticanti esercitavano skyclad
(di cielo vestiti), cioè nudi. I motivi di questo sono vari, c’era chi
affermava che il potere non riuscisse a superare i vestiti, altri
affermavano che da sempre le streghe praticavano nudi, quindi è una
questione di tradizioni. In realtà pare che Gardner fosse un convinto
naturalista e così nella sua tradizione inserì la pratica del nudismo.
Sicuramente praticare “di cielo vestiti” può creare qualche imbarazzo se
siete in gruppo, ma potrebbe essere un modo per accrescere la
complicità del gruppo. Successivamente molte tradizioni tralasciarono lo
skyclad a favore di vesti rituali più o meno cerimoniose. Non esiste
una veste che possa definirsi tradizionale, di solito è composta da una
tunica e da un mantello con cappuccio, ma questa è solo una delle
possibilità, se siete abili sarti potete provare a farvela da soli, la
cosa importante è che la veste venga usata solo per scopi rituali.
Potete anche usare un vestito comune e destinarlo alla vostra pratica, va benissimo una tuta, o un vestito comodo.
Coordinato
alla veste rituale c’è il cordone rituale, che altro non è che una
corda (di materiale vario) annodata che può venire usata per tracciare
il cerchio o, anche, per alcuni incantesimi, inoltre assume molta
importanza in alcune pratiche di iniziazione alla Wicca. Il cordone
solitamente deve essere lungo almeno 1,5 metri, dovendo servire per
tracciare il cerchio che in gruppo ha una dimensione, tradizionalmente
parlando, di 3 metri di diametro.
Il
Book of Shadow (Libro delle Ombre), detto anche Grimorio, è il libro
dei vostri rituali ed incantesimi, in questo libro, che potete
acquistare o crearvi da soli, c’è chi usa anche dei quadernoni ad
anelli, dovete scrivere tutto quello che provate, consigliamo di mettere
tutto nei minimi particolari. Potete se volete copiare anche cose che
trovate in rete, o su libri, consigliamo in questo caso di scrivere
anche la fonte, è un buon promemoria per ricordarsi a distanza di anni
da dove arriva una cosa. Questo sarà il libro, o i libri, che segneranno
la vostra pratica è importante che ne abbiate uno.
E’
un diario in cui scrivere cosa provate, casa fate e come lo fate, i
vostri passi avanti, quelli indietro, i dubbi, le domande, le risposte
che trovate, tutto quello che riguarda la vostra sfera religioso
spirituale. Vi consigliamo di andare a rileggere ogni anno, almeno,
quello che avete scritto, vi accorgerete così da dove siete partiti e
dove siete giunti. Sarà più facile in questo modo analizzare il vostro
cammino.
Non
si tratta propriamente di uno strumento, non è un oggetto, non potete
toccarlo, ma sicuramente potete crearlo ed usarlo per il vostro cammino
nell’Arte. Non abbiate fretta di trovare un nome nell’Arte, prima o poi
arriverà e lo capirete al volo, potete cercarlo nei libri di mitologia,
in quelli di fantascienza, su un vocabolario, potete infine crearvelo da
soli o cercarlo con metodi più o meno conosciuti. Uno di questi metodi è
conservato nel libro “il libro delle Streghe” di Raimond Bucklan, ma
anche in molti altri libi.
Il Nome dell’Arte è un nome che dovrebbe
restare segreto, se non detto a chi vi sta a cuore e magari pratica con
voi, conservatelo gelosamente e come uno strumento vi verrà in aiuto
quando meno ve lo aspettate.
Usando i
vostri Strumenti vi accorgerete che questi accumuleranno un po’ del
vostro potere, delle vostre energie, quindi non saranno più soltanto
canali ma batterie di riserva. Divertitevi a costruirli se siete capaci,
o a cercarli in mercatini etc. ma come abbiamo detto prima non abbiate
fretta, tutto arriverà a tempo debito.
Non
è proprio un oggetto, ma un insieme di oggetti disposti per una pratica
che può essere quotidiana. Avere in casa un altare non è, spesso,
facile soprattutto quando viviamo con persone che della Wicca non sanno
nulla o che sono contrari. Avere un altare fisso non è un obbligo,
potete anche tenere le cose in una scatola, un sacchetto o un cassetto e
tirarle fuori quando servono. Se invece avete la possibilità di farlo,
perché non pensare ad un bell’altare sempre a disposizione?
Non
dovete fare altro che prendere un tavolino, una scatola rivestita, una
qualsiasi superficie piana, se trasportabile vi è utile quando
ritualizzate.
L’altare è un luogo sacro, dove si svolgono la presenza
Divina dovrebbe essere costante, per questo motivo consigliamo di
tenerlo pulito, spolverarlo spesso, abbellirlo e fare offerte se non
quotidiane almeno settimanali di fiori, frutti, alimenti, incensi e
candele, o di qualunque altra cosa. Un altare fisso è insomma anche un
impegno che un buon praticante non si può dimenticare. Trovategli un
posto che possa permettervi di mantenere la privacy vostra e dello
stesso, in modo che non venga toccato da altri al di fuori di voi, per
un motivo principalmente di rispetto verso la sacralità dell’oggetto.
L’altare
può contenere statue di Divinità e oggetti che utilizzate abitualmente
nei rituali, sconsigliamo di esibire athame o altri oggetti (a meno che
non siate sicuri che nessuno tocchera il vostro altare) estremamente
personali. Al posto delle Statue o di immagini di Divinità potete usare
delle candele colorate, un consiglio potrebbe essere marrone la candela
della Dea (che rappresenta la Terra) e azzurra quella del Dio (che
rappresenta il Cielo) ma dati sfogo al vostro intuito o a quello che
avete letto in giro che più vi aggrada.
Sistemate gli oggetti in modo
che abbiano un senso, almeno per voi, e non dimenticatevelo durante la
settimana o fin quando non ne avete bisogno.
Fonte: http://www.speculumdeorum.net/index.php?option=com_content&view=article&id=71:gli-strumenti-della-strega&catid=33:la-pratica-della-wicca-&Itemid=102
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